Prima udienza di separazione giudiziale. Come funziona? E' obbligatorio l'avvocato?

Buonasera avvocato, purtroppo mia moglie mi ha citato in tribunale per la separazione giudiziale, senza prima tentare un accordo per fare la separazione consensuale. L'udienza sarà a ottobre, mi può dire che cosa succederà? Devo presentarmi per forza o scrivere qualcosa per il giudice? Alla fine sono d'accordo con la separazione, perché non ho intenzione di fare la guerra, sarà possibile evitare che la causa duri a lungo? Un'ultima domanda: dovrò essere assistito da un avvocato divorzista? Grazie per l'eventuale risposta.

 

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La prima udienza nella separazione giudiziale, detta udienza presidenziale, è prevista al fine di espletare il tentativo di conciliazione, che se ha esito positivo consente di "consensualizzare" la procedura, convertendo il rito, e di chiudere la causa con un verbale di separazione consensuale.
Nei fatti, una separazione giudiziale è una causa ordinaria a tutti gli effetti, con la sola aggiunta della fase conciliativa preliminare.

Se il suo obiettivo è chiudere la causa in breve tempo, prenda accordi con la controparte, così da arrivare all'udienza con delle condizioni di separazione preconfezionate; altrimenti, se non v'è l'accordo, occorrerà che Lei si costituisca in giudizio, nei termini fissati nel decreto di convocazione, esponendo le Sue ragioni, le Sue difese e le Sue domande.

E' comunque opportuno che Lei si presenti all'udienza per il tentativo di conciliazione, altrimenti v'è il rischio di non poter partecipare alle decisioni che prenderà in ogni caso il Giudice all'esito della prima udienza (i cosiddetti provvedimenti provvisori ed urgenti).

Quanto all'assistenza del difensore questa è obbligatoria (ad esempio non potrà depositare memorie in nome proprio senza procuratore); molti Tribunali tuttavia ammettono la sola presenza del convenuto alla prima udienza, se non vi sono opposizioni e il convenuto intende aderire alle richieste della controparte convertendo il rito in consensuale (verifichi il decreto di convocazione sul punto).

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